Torna il Festival della Dieta Mediterranea

Il 27, 28 e 29 settembre a Troia, Lucera ed Alberona

Dal 27 al 29 settembre torna l’appuntamento con il Festival della Dieta Mediterranea.   Nata nel 2012 ad Alberona, la manifestazione è cresciuta di anno in anno, grazie al prestigio di relatori ed esperti ospitati in ogni edizione e alla sua formula innovativa che punta al coinvolgimento dell’intera comunità, e alla costruzione di un vero network sul territorio dei Monti Dauni. Organizzato – per quest’anno – dai Club per l’Unesco di Alberona e di Lucera ed in collaborazione con i Club per l’UNESCO di Cassano delle Murge e del Vulture, nonché del Rotary Club di Lucera, del Lions Club di Lucera e dell’Inner Wheel di Cava de’ Tirreni e per la prima volta, anche con la partecipazione della Federazione dei Club e dei Centri per l’Unesco Italiani (FICLU), l’edizione 2019 coinvolge anche i Comuni di Troia e Lucera.

Identità agroalimentare del territorio, innovazione e sostenibilità è il tema scelto per l’edizione di quest’anno, in sintonia con i valori del Progetto comunità identità – comunità eredità World Heritage della FICLU in azione ed a sostegno dei diciassette obiettivi fissati da Agenda 2030, il programma d’azione dell’ONU, sottoscritto da 193 Paesi, dedicato allo sviluppo sostenibile.

L’evento avrà, infatti, carattere scientifico-culturale: docenti dell’Università di Foggia, di Roma Tor Vergata, ricercatori del CREA, medici ed esperti del settore agroalimentare saranno relatori dei convegni e delle tavole rotonde. “Il Festival si propone anche come momento d’interazione sociale, di spazio privilegiato per la creazione di reti e comunità sul territorio dei Monti Dauni” spiega la presidente del Club per l’Unesco di Alberona, Orfina Scrocco “la tutela e la promozione dei valori della Dieta Mediterranea passano attraverso la valorizzazione delle identità, delle conoscenze e delle tradizioni agro-alimentari del nostro territorio che, coniugate alla innovazione tecnologica, rappresentano una ricchezza da far conoscere e condividere per costruire un dialogo interculturale”.

La tre giorni ospiterà convegni scientifici, tavole rotonde, dibattiti, incontri formativi con gli alunni delle scuole di Alberona, Biccari e Roseto, ed anche percorsi enogastronomici, masterclass, itinerari esperienziali tra botteghe artigiane, visite guidate nei centri storici dei tre Comuni e nel piccolo museo archeologico di Alberona, reading muscali, escursioni nei boschi ed attività olistiche.

TROIA – I lavori dell’evento saranno aperti venerdì prossimo 27 settembre alle 18,00, a Troia negli spazi del Centro del Gusto del Gal Meridaunia, dal Sindaco, Leonardo Cavalieri. Parteciperanno il prof. Agostino Sevi, direttore del Dipartimento SAFE UniFG, la presidente del Club Unesco Alberona, dott.ssa Orfina Scrocco, e il prof. Giovanni Calcagnì, presidente Club Unesco Lucera. Sarà il direttore del Gal Meridaunia, Daniele Borrelli, a presentare il Centro del Gusto, uno spazio ideato dall’Agenzia per lo sviluppo dei Monti Dauni deputato alla conoscenza del patrimonio enogastronomico del territorio.

Alle 19.00, Rari e Preziosi Masterclass sui prodotti agroalimentari dei Monti dauni. Alle 21.00 visita guidata nel centro storico di Troia.

ALBERONA E LUCERALa seconda giornata del Festival si aprirà di buon mattino, con una serie di appuntamenti dedicati all’educazione allo sport e alla buona alimentazione.

Si inizia nella piccola scuola di Alberona con esercizi in palestra sotto la guida del mister Umberto Pupillo e si prosegue con la colazione mediterranea e i consigli dei medici Mario Querques e Giuseppe Lembo i quali spiegheranno ai bambini e ai ragazzi delle scuole di Alberona, Biccari e Roseto, l’importanza di una sana alimentazione e di uno stile di vita corretto.

Nella seconda parte della mattinata la prof.ssa Stefania Ruggeri, nutrizionista e ricercatrice CREA, parlerà ai ragazzi dell’importanza della corretta e sana alimentazione e presenterà il suo ultimo lavoro Mamma che fame che contiene preziose indicazioni non solo per i ragazzi, ma anche per i genitori.

In contemporanea a Lucera prende avvio il percorso dedicato alla scoperta dei centri storici. Dalle 10 alle 13,00 visite guidate alla città federiciana, in programma anche escursioni nei boschi e borghi dei Monti Dauni. Nel pomeriggio, alle ore 15.00, nella biblioteca comunale “R. Bonghiincontro della presidente Nazionale FICLU, arch. Teresa Gualtieri con i soci e Presidenti dei Club per l’Unesco aderenti alla Federazione.

Dalle 17 alle 20,00 la biblioteca ospiterà il primo incontro dedicato al tema del Festival, con docenti universitari, ricercatori del CREA, medici oncologi, moderato dal giornalista dott. Micky De Finis.

ALBERONA – Domenica 29 settembre – L’intera giornata si svilupperà nel piccolo borgo dei Monti Dauni, all’insegna della buona cucina, delle tradizioni e dell’informazione dedicata alla sostenibilità ambientale, all’economia con imprenditori e docenti dell’UniFG e ricercatori del CREA.

Si inizia alle 9.30 in piazza Civetta, con il percorso esperienziale tra arte, mestieri e prodotti del territorio con la guida della giornalista dott.ssa Rosalia Marcantonio.

A metà mattina incontro nell’Auditorium comunale “Vincenzo D’Alterio” con i sindaci dei Monti Dauni dedicato alla presentazione progetto FICLU Identità, Paesaggi culturali e borghi storico – rurali. Il Festival della Dieta Mediterranea si propone di promuovere la conoscenza delle buone pratiche agricole ed agroalimentari sotto il profilo della sostenibilità. Alle ore 11,00 nell’Auditorium tavola rotonda con docenti della UniFG e con produttori ed imprenditori locali del settore agroalimentare. Esempi e storie di esperienze virtuose.

Le antiche pratiche agricole, i paesaggi e le tradizioni troveranno spazio nella presentazione della Raccolta delle ricette e delle tradizioni alberonesi, cui seguirà la premiazione dei vincitori del concorso Balconi e piazzette fiorite.

Durante la giornata sono in programma workshop sulle discipline olistiche, visite guidate nel Museo archeologico di Alberona ed escursioni nei boschi. Nel pomeriggio, dalle 15,00, visite guidate nel centro storico. Nell’auditorium, dove sarà allestita una mostra fotografica dedicata agli antichi mestieri, nel pomeriggio in calendario concerto della corale alberonese e spettacoli.

Patrimonio UNESCO dal 2010, la Dieta Mediterranea si fonda sul rispetto del territorio e della biodiversità, garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati all’agricoltura, promuovendo stili di vita in armonia con l’ambiente.

Il Festival è patrocinato dai Comuni di Alberona, Biccari, Celle di San Vito, Lucera, Roseto Valfortore e Troia, oltre che dal CREA, dall’UniFG.

Partner dell’iniziativa il Gal Meridaunia.

 

Volturino, ordinanza del sindaco: via antenne e ripetitori

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VOLTURINO – Le antenne radio tv di Volturino sono abusive e, pertanto, dovranno essere rimosse. Il sindaco del piccolo comune, l’avvocato Antonio Santacroce, a breve firmerà l’ordinanza di sgombero. In paese c’è attesa. Dopo anni di battaglie, ricorsi e denunce, l’intero parco antenne saranno spostate a 2 km di distanza dall’attuale sito, in località Scordarulo, a ridosso delle boscose colline di Alberona, e ben più lontano dal centro abitato di Volturino. La zona fu inserita nel PRG del piccolo comune, approvato nel lontano 2003, come unica area destinata proprio all’installazione dei ripetitori. I proprietari, gruppi editoriali e operatori di reti, sanno da tempo che la loro è una presenza non gradita in paese sia per l’emissione di onde elettromagnetiche e l’impatto paesaggistico, sia perché sono, a tutti gli effetti, degli abusivi “Quei tralicci e tutti trasmettitori sono stati installati senza concessione edilizia, senza alcun permesso rilasciato dal Comune di Volturino” dice alla Gazzetta il sindaco Santacroce “Tra qualche settimana emanerò l’ordinanza di sgombero, che le società proprietarie degli impianti dovranno osservare”. Un traliccio è già stato montato, e da oltre un anno svetta minaccioso e ben visibile da ogni angolo di Alberona. I cittadini del borgo Bandiera Arancione hanno raccolto oltre duecento firme e inviato una petizione per bloccare l’ennesima aggressione a un territorio già deturpato, agli organi competenti (Ministeri, Assessorati Regionali, Asl, Soprintendenze, Comuni, Provincia). Solo alcune, tra le istituzioni interessate, hanno dato risposta, e ognuna ha evidenziato di non essere nella posizione di decidere circa una vicenda in cui ad esprimersi era stata una collegialità in sede di conferenza di servizi per la redazione del PRG. La stessa cui il Comune di Alberona, essendo confinante, invitato per avanzare osservazioni, non si presentò, lasciando ai tecnici ampia libertà di decidere. A dare indicazioni sulla nuova area da destinare al parco antenne fu Antonio Gagliardi, presidente dell’associazione contro l’elettrosmog. Il don Chisciotte, che la sua battaglia contro i mulini a vento pare l’abbia vinta, non è ancora convinto “Bene l’ordinanza, ma per il momento resto in attesa di vedere gli atti e continuo a sollecitare l’intervento delle istituzioni” dice con lo stesso fervore che lo ha accompagnato nella lunga vertenza per fermare le emissioni di onde elettromagnetiche “Ho scritto al Presidente del Consiglio, al Mise, alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti, al Ministro dell’Interno, delle Finanze per chiedere la sospensione dei contributi e la revoca di quelli concessi concessi a tutte le società, agli operatori di rete e ai proprietari di impianti radiotrasmittenti di Volturino in quanto abusivi”. Secondo Gagliardi tutti i proprietari d’impianti di radiotrasmissione nel resto d’Italia sono nella stessa situazione d’illegalità ed abusivismo di Volturino “Lo dico da anni, e son tornato a denunciarlo pochi giorni fa: anche la cabina di alimentazione dell’Enel all’interno del parco antenne è stata realizzata senza concessione edilizia. Una situazione di totale anarchia che ha permesso, per decenni, a chiunque volesse installare un ripetitore di agire indisturbato, e senza versare un solo centesimo di contributo allo Stato. Senza contare l’altissima concentrazione di onde elettromagnetiche a danno della salute pubblica”. Nessuno sa quanti siano i ripetitori installati, si parla di circa 245. L’amministrazione comunale guidata da Santacroce ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza e al Ministero dello sviluppo economico (si occupa anche delle Comunicazioni) per uno screening della situazione, e riuscire ad avere contezza del numero di ripetitori effettivamente attivi, e sulle concessioni. Dall’entrata in vigore del Piano Regolatore sono passati circa quindici anni, e solo l’amministrazione guidata da Antonio Santacroce sta provando a dare attuazione alla parte che riguarda il parco antenne radio/tv. “Non faccio altro che applicare la norma, se non lo facessi sarei un fuorilegge” sottolinea il sindaco “Il PRG è uno strumento importantissimo di gestione del territorio, e per Volturino, tra le altre cose, programma la dislocazione delle antenne radio/tv perché con il loro carico di impatto ambientale, di onde elettromagnetiche non sono una cosa né sana né bella per la nostra comunità”. Secondo gli addetti ai lavori, gli esperti di alta frequenza e alcuni editori al Comune di Volturino non basterà un’ordinanza per mandarli via. Le società, alle prese con l’ennesima rivoluzione, quella del digitale 2, che imporrà una nuova assegnazione delle frequenze, prenderanno tempo con il classico ricorso al TAR, ma il primo cittadino di Volturino è determinato e fiducioso “Non so perché in quindici anni le amministrazioni che ci hanno preceduto non abbiano provveduto a chiedere la rimozione dei tralicci. Un’assurdità, perché si tratta d’installazioni abusive, senza concessioni, e in quanto tali nessuna delle società insediate in quell’area con le antenne ha mai pagato imposte comunali. Con la dislocazione nel nuovo sito tutto cambierà, e chi vorrà installare ripetitori dovrà essere in regola con le concessioni e il versamento di tutte le imposte comunali. Chi non vorrà rimuovere il proprio traliccio o la proprio ripetitore dovrà affrontare le conseguenze previste se non si rispetta un’ordinanza di sgombero”.

Rosalia Marcantonio (La Gazzetta del Mezzogiorno del 30/01/2019)

Contro i ripetitori di Volturino una guerra lunga di 32 anni

Dalle piccole antenne radio ai potenti ripetitori dei colossi televisivi. Dagli anni settanta ad oggi, la lunga battaglia contro le emissioni elettromagnetiche di Antonio Gagliardi

VOLTURINO – E’ il 1976 nasce a Volturino Radio Base 735. E’ una delle prime radio libere d’Italia, ed ha sede in una delle stradine del centro storico del piccolo comune. Quando iniziano le trasmissioni, ha già installato su Toppo la Guardia il suo piccolo traliccio. La nascita della radio è accolta con entusiasmo in paese, e tanti giovani si alternano alla conduzione di programmi musicali in diretta, seguitissimi in tutta l’area dei Monti Dauni. Nessuno avrebbe immaginato che accanto alla piccola antenna ne sarebbero sorte altre, tante, fino a far diventar la collina una giungla di acciaio. La piccola Radio Base attira l’interesse di altre emittenti, perché dalla collina di Volturino s’irradia bene riuscendo a coprire l’intera Capitanata e buona parte del barese, oltre che del Molise e della Campania. Negli anni successivi accanto all’unico, piccolo traliccio, spuntato lì quasi per gioco, ne arrivano altri, ben più potenti. Siamo alla fine degli anni settanta, e le tv private sono in piena fase di crescita ed espansione territoriale. Arrivano le piccole emittenti locali, decine di radio, poi il colosso Mediaset, Radio Maria e il grande Gruppo Telenorba. E’ in quel momento, metà anni ottanta, che il territorio inizia ad interrogarsi sugli effetti delle onde elettromagnetiche emesse dai ripetitori. Antonio Gagliardi, cittadino di Volturino, allora sondagista della Doxa, inizia a soffrire d’insonnia e scopre che è un disturbo diffuso e in crescita tra la gente del paese. Si cerca di capirne le cause, e Gagliardi scopre che la nascita del problema coincide con l’aumento del numero delle antenne radio/tv. Sorgono a poche centinaia di metri in linea d’aria dal centro urbano di Volturino, sono silenziose, ma oltre che brutte probabilmente sono anche dannose per la salute. Degli effetti dell’elettromagnetismo sulla salute umana in quegli anni si sa poco. Gagliardi è tra i primi a porsi il problema, per questo inizia a studiare, a fare ricerche. Incontra medici ed esperti, infine, raccoglie una serie di dati sulla salute dei propri concittadini, li confronta con quelli raccolti nei paesi vicini, e scopre che a Volturino sono presenti patologie come ansia, depressione, insonnia, ipertensione, sterilità, cataratte, tumori, in parte o del tutto assenti nei comuni vicini.

Il dossier elaborato da Gagliardi racconta che nel piccolo paese del vento ci si ammala e si muore di cancro molto più che nel resto del territorio confinante. Ancora una volta la documentazione finisce all’ASL, alla Regione, sui tavoli dei Ministeri, e alla Procura della Repubblica. A supportare la battaglia di Gagliardi c’è una serie di studi scientifici che, seppur agli albori delle ricerche in materia, rilevano determinanti impatti ambientali e alterazioni biologiche in chi è esposto alle emissioni elettromagnetiche. Gagliardi riesce a mobilitare la comunità e fonda l’Associazione Elettrosmog Volturino, ed ha l’obiettivo, come si legge sul sito web, di liberare il paese dall’inquinamento elettromagnetico. Non è un percorso facile quello intrapreso da Gagliardi, durerà oltre trentadue anni; produrrà decine di relazioni, richieste di rimozione, esposti alla magistratura, petizioni popolari, denunce; costerà fatica, preoccupazioni e soldi. Tutte le istituzioni interessate rimandano al mittente, nessuno pare avere la coscienza necessaria ad occuparsi di una vicenda che riguarda la salute pubblica. Qualcuno promette, e non mantiene interventi risolutivi. Gagliardi non si arrende, il suo ultimo atto è di qualche settimana fa, e riguarda la richiesta ai vari Ministeri di sospensione e revoca dei contributi pubblici a tutte le società che trasmettono da Volturino, poiché abusive. “In questi lunghi anni ho fatto il possibile per questo territorio” dice Gagliardi “Ho dimostrato con i fatti, con gli atti che quelle antenne sono pericolose, oltre che abusive; che chi le ha installate l’ha fatto senza avere permessi e concessioni. E’ stata una battaglia durissima, ora, spero arrivi presto l’ordinanza del sindaco”. L’atto finale, l’ordinanza del sindaco Santacroce per lo sgombero dell’area e la rimozione delle antenne, arriverà nei prossimi giorni a distanza di ben quindici anni dal varo del PRG.

Rosalia Marcantonio  (La Gazzetta del Mezzogiorno del 30/01/2019)

 

 

A Lucera arriva Puglia Soul Food

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Puglia Soul Food porta in piazza le eccellenze agroalimentari di Puglia. Il 15, 16 e 17 dicembre a Lucera, degustazioni, street food, vini e birre artigianali, prodotti tipici, laboratori del gusto, spettacoli in musica e un’area dedicata ai bambini.
Puglia Soul Food è un progetto di valorizzazione delle aziende e dei prodotti agroalimentari del territorio inserito dalla Regione Puglia nella vasta programmazione messa a punto dall’ Assessorato all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale. Lucera, infatti, è il primo appuntamento di un evento itinerante che coinvolgerà tutta la Puglia.

 Le strade e le piazze del centro storico, per tre giorni, diventeranno Le vie dei tipici. Tra sontuosi monumenti e antichi palazzi, immersi nella luce e nell’atmosfera natalizia, si snoderanno stands, esposizioni, laboratori del gusto.

Con lo street food, le aree dedicate al vino e alle birre artigianali curate dai sommelier dell’AIS Puglia, in collaborazione con Vinoway e Pugliaexpò, Lucera, per tre giorni, sarà la regina del gusto, dei profumi e dei colori di Puglia.

Una festa per tutti, anche per i più piccini, cui sarà dedicata un’Area Kids dove i bambini potranno giocare e partecipare a mini laboratori di cucina per conoscere e preparare i piatti e i dolci della tradizione e del Natale. In tutto il centro storico, musicisti e artisti di strada animeranno le serate, esibendosi in performances itineranti.

 Puglia Soul Food è anche musica, spettacoli, arte e letteratura. L’appuntamento con l’agroalimentare, i prodotti tipici di qualità, la gastronomia come espressione del territorio, della sua storia e cultura, ospiterà una serata dell’anteprima di Radici, festival/laboratorio di cultura e cittadinanza organizzato dalla libreria Kublai di Lucera e Add editore di Torino, che si terrà tra la fine del 2017 e i prossimi mesi del 2018.

Si parte alle ore 16,30 di venerdì 15 dicembre con il convegno del GAL Meridaunia presso la Biblioteca Comunale Ruggero Bonghi. Alle 18,30 al Teatro Garibaldi, la cerimonia d’inaugurazione della manifestazione.

Sabato, sempre al Teatro Garibaldi, la premiazione del concorso fotografico Fotogrammi della Puglia Rurale, indetto dalla Regione Puglia, Assessorato Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale.

La domenica sarà caratterizzata da un momento di degustazione/approfondimento dedicato alle bollicine, Dalla Champagne alla Daunia, con Giacomo Mojoli e Davide Gangi, e lo show cooking di “Colto e Mangiato” con Massimo Andrea Di Maggio e Peppe Zullo, a rappresentare i piatti della tradizione dauna.

Nella giornata conclusiva, alle 18,00 presso la Galleria Manfredi, la presentazione del libro La crepa, vincitore del World Press Photo, con l’autore, il fotografo spagnolo Carlos Spottorno e la scrittrice siciliana Nadia Terranova. Seguirà un concerto di musica medievale con i musicisti camminatori Giovannangelo De Gennaro, voce e viella, Leha Stuttard, arpa, Andrea Stuppiello alle percussioni e l’attore Ninni Vernola. Il concerto è organizzato da Festambientesud.

Durante le tre giornate saranno in programma laboratori e visite guidate al Museo Civico “G. Fiorelli”.

Puglia Soul Food sarà un’occasione per scoprire una delle città più antiche e belle del Sud: Lucera romana e sveva, angioina e saracena; Lucera del poderoso castello, del magnifico anfiteatro, delle chiese e dei palazzi, delle vigne e delle cantine.

Nei prossimi giorni sarà comunicato il programma completo e dettagliato

L’evento è sostenuto dalla Regione Puglia, Assessorato all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale, in collaborazione con il Comune di Lucera, con il contributo delle Associazioni Puglia Soul Food e Puglia Expò e con la partecipazione di Vinoway ed Ais Puglia.

Petizione “Antenne Radio/TV”

Il prossimo 9 dicembre si concluderà la petizione per spostare / rimuovere la torre autoportante/traliccio per antenne radio/tv installato in Contrada Piano dei Galli (Fontana Gabriele) detta anche località Scordarulo, nel Comune di Volturino – Provincia di Foggia.

Possono firmare tutti i cittadini maggiorenni residenti ad Alberona.

Chi è interessato può contattare la dottoressa Maria Marcantonio, responsabile della petizione, al 349.1450108.

 

ANTENNE RADIO/TV, ANCORA POCHI GIORNI PER FIRMARE LA PETIZIONE

ANTENNE RADIO/TV  FERMIAMO L’INSTALLAZIONE SULLE COLLINE DI ALBERONA ANCORA POCHI GIORNI PER FIRMARE LA PETIZIONE

Ancora pochi giorni per sottoscrivere la petizione per spostare / rimuovere la torre autoportante/traliccio per antenne radio/tv installato in Contrada Piano dei Galli (Fontana Gabriele) detta anche località Scordarulo, nel Comune di Volturino – Provincia di Foggia.

La torre sorge a pochissimi metri dal confine con il Comune di Alberona, ed è visibile da ogni angolo del nostro paese.

Oltre all’impatto visivo, le antenne genereranno campi elettromagnetici creando possibili rischi per la nostra comunità. Il traliccio, infatti, è a poche centinaia di metri in linea d’aria dal nostro centro abitato.

L’installazione è avvenuta nel disinteresse generale, ed in qualità di cittadini l’unico mezzo democratico che abbiamo per bloccarne la definitiva messa in funzione è una RACCOLTA FIRME CHE SARÀ PRESENTATA AGLI ORGANI COMPETENTI.

Potranno firmare tutti i cittadini maggiorenni residenti ad Alberona.

Chi è interessato può contattare la dottoressa Maria Marcantonio, responsabile della petizione, al 349.1450108.

ALBERONESI, FERMIAMO L’INSTALLAZIONE DEL TRALICCIO PER LE ANTENNE RADIO/TV

Il traliccio montato in località Scordarulo

 

E’ in corso la RACCOLTA FIRME per chiedere lo spostamento/rimozione della torre autoportante/traliccio per antenne radio/tv installato in Contrada Piano dei Galli (Fontana Gabriele) detta anche località Scordarulo, nel Comune di Volturino – Provincia di Foggia. La torre sorge a pochissimi metri dal confine con il Comune di Alberona, ed è visibile da ogni angolo del nostro paese.

Oltre all’impatto visivo, le antenne genereranno campi elettromagnetici creando possibili rischi per la nostra comunità. Il traliccio, infatti, è a poche centinaia di metri in linea d’aria dal nostro centro abitato.

L’installazione è avvenuta nel disinteresse generale, ed in qualità di cittadini l’unico mezzo democratico che abbiamo per bloccarne la definitiva messa in funzione è una RACCOLTA FIRME CHE SARÀ PRESENTATA AGLI ORGANI COMPETENTI.

Potranno firmare tutti i cittadini maggiorenni residenti ad Alberona.

Chi è interessato può contattare la dottoressa Maria Marcantonio, responsabile della petizione, al 349.1450108.

Alberona, 24 settembre 2017

 

 

 

 

Campagna per l’individuazione dei luoghi ad alta valenza naturale e paesaggistica

Entro il 31 ottobre è possibile partecipare al I Censimento dei Luoghi ad Alta Valenza Naturale e Paesaggistica. E’ una Campagna voluta dalla Regione Puglia, prima in italia ad essersi dotata di una legge sul Paesaggio, per  sensibilizzare cittadini ed istituzioni sul valore del patrimonio naturalistico pugliese. 

COME FUNZIONA

Cittadini, associazioni, comuni possono segnalare uno o più luoghi ad alta attrattività naturale e paesaggistica che non siano copresi nel patrimonio naturalistico riconosciuti a livello istituzionale. 

Oltre a segnalare il luogo si dovrà proporre anche un intervento, così come indicato:

  • Intervento di recupero/restauro/riqualificazione;
  • Iniziativa di promozione/valorizzazione;
  • Segnalazione presso gli Enti di Tutela per apposizione vincoli;

Le segnalazioni vanno inviate entro il 31 ottobre 2017 a paesaggio@regione.puglia.it. Si dovrà indicare il nome esatto del bene, del luogio, il Co,une, indirizzo, Cap, Provincia, Ente/soggetto proprietario e una breve descrizione del bene (collocazione geografica, estensione territoriale, contesto territoriale, valenza paesaggistica o naturalistica. 

Le segnalazioni ricevute saranno valutate dalla Regione Pugia e fatte rientrare nella programazione regionale e, nel caso, sottoposte al vaglio degli Enti di Tutela. 

L’elenco dei luoghi segnalati sarà pubblicato sui siti della Regione Puglia http://www.regione.puglia.it e http://www.paesaggiopuglia.it entro dicembre 2017

 

 

Piromani scatenati: bruciano i boschi di Alberona

da La Gazzetta del Mezzogiorno del 2 agosto 2017

Fuoco

ALBERONA – Il fuoco ha lambito i terreni a ridosso delle case nella periferia del paese. Quando è arrivato, era notte, e chi l’ha appiccato ha aspettato che la gente andasse a dormire. Ha aspettato che Alberona, in festa per il santo patrono, si svuotasse. Dev’essere stato semplice accendere la sterpaglia secca, disidratata per la prolungata assenza di pioggia. Il peggio è stato evitato grazie alla mobilitazione dei residenti della zona che hanno dato l’allarme. Chi l’ha fatto, probabilmente, è la stessa persona che nella notte tra giovedì e ieri, ha appiccato ben quattro focolai in aree diverse. Giovedì, intorno alla mezzanotte, l’area era diventata irrespirabile: il paese era stato interamente invaso dal fumo. Le squadre anticendio dell’Arif e quelle del Comune sono state costrette a destreggiarsi tra i diversi focolai, tutti concomitanti. Ma la zona in cui il fronte del fuoco ha fatto temere il peggio, è stata l’area dell’Occhito. Una zona di grande pregio ambientale e paesaggistico, ma molto delicata sotto il profilo idrogeologico. Una grande vallata boscosa, a monte del paese, attraversata da un canale. Il fuoco, che nella notte ha bruciato la collina, domato a fatica dalla squadra comunale e dai vigili del fuoco, alimentato dal forte vento, ha ripreso a bruciare le conifere, alle prime luci dell’alba, Sul posto sono arrivati gli agenti dei Carabinieri Forestale, le squadre dell’Arif di Alberona e di Volturara. Per lo spegnimento, essendo l’area particolarmente impervia, sono stati necessari gli interventi dei canadair, arrivati intorno a mezzogiorno. In base alla nuova normativa, infatti, solo i vigili del fuoco possono attivare la richiesta d’intervento dei mezzi aerei. Ai Carabinieri Forestali, un tempo addetti anche alle operazioni di spegnimento, è lasciata la sola attività investigativa. Il comandante della stazione di Roseto Valfortore e suoi uomini stanno vagliando una serie di indizi e prove. Ne hanno raccolti diversi in tutte le aree percorse dal fuoco. Gli incendi della notte di giovedì sono gli ultimi, in ordine di tempo, che hanno interessato il Comune di Alberona. Tutti dolosi. Una mini tanica di carburante pare sia stata ritrovata nei pressi di un boschetto, in prossimità del campo sportivo, dove si era registrato un principio di incendio, poi domato. Nei giorni di ferragosto il fuoco ha bruciato il pascolo di un’itera montagna. Ora è una montagna nera. In cenere l’intero habitat e la popolazione faunistica. Danni incalcolabili sotto il profilo ambientale, i cui risultati, a breve termine, si avranno con l’inverno, la neve e le piogge. Quando il territorio, già compromesso, non sarà in grado reggere, e si faranno i conti con frane e smottamenti. L’area dell’Occhito, per esempio, è attraversata da una paleofrana, ed i geologi sanno bene quanto sia pericolosa per lo stesso centro abitato di Alberona. Ma il piccolo borgo, in questi giorni, fa i conti anche con un’altra emergenza: il blocco della rete internet. La causa, anche in questo caso, è stata il fuoco. L’incendio delle stoppie, in alcuni terreni a valle del paese, ha danneggiato i cavi della rete fissa e quelli della linea ADSL. Rispristinata la linea telefonica, i tecnici della TIM, da giorni sono al lavoro per riparare la rete ADSL. Naturalmente, in paese, sono gravi e numerosi i disagi. Il blocco delle linee sta interessando anche Roseto Valfortore, dove sono ancora bloccate le linee telefoniche, oltre a quelle internet. Non resta che aspettare: che i tecnici finiscano il prima possibile i lavori sulle linee; che arrivi la pioggia; e che gli inquirenti riescano a risalire all’autore, o agli autori degli incendi. Spes contra spem.

Rosalia Marcantonio

 

 

 

 

 

 

 

Senza telefono e senza internet: Alberona isolata da due giorni

Da La Gazzetta del Mezzogiorno del 31 agosto 2017

ALBERONA – Senza internet e senza telefono: la difficile estate di Alberona e Roseto Valfortore per le comunicazioni. Nella due giorni di festa patronale, Alberona è costretta a segnare il passo. Da lunedì sera il piccolo comune dei Monti Dauni è senza collegamenti telefonici e senza internet. Il disservizio, che sta causando gravissimi problemi ai cittadini, è stato causato dal fuoco delle stoppie che ha bruciato alcuni pali della linea telefonica e cavi della linea ADSL della TIM. Il problema è esteso anche a Roseto Valfortore, irraggiungibile, fino a ieri, con il telefono fisso e i collegamenti internet. Da martedì, i tecnici della società sono impegnati per ripristinare le linee ma, pare, si tratti di un lavoro complesso, e ieri, martedì 30 agosto, nei due piccoli comuni i servizi di telefonia fissa e i collegamenti internet erano ancora bloccati. Gravi i disservizi per le comunità, che nel periodo estivo registrano un aumento della popolazione grazie alle presenze turistiche: impossibile per il medico ogni tipo di prescrizione attraverso il sistema on line; bloccata ogni operazione alle Poste; bloccati anche i due bancomat; bloccati i collegamenti con il municipio. “Nel giro di poche settimane è la seconda volta che accade” dice la dottoressa Antonietta Lepore, farmacista di Alberona “Alcuni farmaci si possono ordinare solo con la trasmissione on line del nostro sistema e, da ieri, per noi è impossibile farlo. Ho segnalato, immediatamente alla Tim e chiesto l’intervento urgente. La volta scorsa (circa venti giorni fa ndr.) i tecnici della Telecom hanno collegato il sistema di trasmissione al telefonino, riuscendo così ad effettuare ordini urgentissimi”. Anche venti giorni fa, il guasto alle linee telefoniche e all’Adsl era stato causato dall’incendio delle stoppie, e dalla conseguente bruciatura dei pali della Telecom. A valle del paese, nei pressi di località Imborchia, i cavi delle linee, martedì mattina, penzolavano pericolosamente lungo la strada provinciale 130, Alberona – Lucera. Un pericolo scampato, per alcuni automobilisti, solo per un soffio. La pratica della bruciatura delle stoppie, per quanto importante sia nella preparazione dei terreni in alcune zone destinate alla coltivazione di cereali, è molto delicata, deve seguire tempi e modalità precise, secondo le regole dettate dalla nuova normativa regionale. In pratica, secondo la nuova legge, la bruciatura delle stoppie è consentita in un periodo che va dal 1° ottobre al 31 maggio. E’ espressamente vietata dal 1 giugno al 30 settembre. Non sono rari, infatti, i casi di fuoco che ha oltrepassato la fascia di protezione per imperizia: stoppie accese in giornate ventose; fascia para-fuoco (precesa) non regolamentare. Ma non ci sono solo le stoppie a creare pericoli. Gli incendi che hanno dolorosamente e dolosamente caratterizzato l’estate del Bel Paese, non hanno certo risparmiato Alberona. La scorsa settimana sono andati a fuoco diversi ettari di macchia mediterranea su Monte Pagliarone, nei pressi del Passo del Crocione, mentre un bosco privato ed un uliveto sono andati a fuoco a valle del paese, in prossimità del torrente Salsola. Anche in questi due casi, come per tutti gli altri, la matrice degli incendi è stata di natura dolosa.

Rosalia Marcantonio

Antenne radio/tv con vista su Alberona

Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” edizione Capitanata

 

Si spostano antenne e ripetitori ora a un chilometro dal paese 

 

di Rosalia Marcantonio

ALBERONA – Dalla piazza del paese e dal campo sportivo; dalle campagne a valle alla più piccola stradina del centro storico: la nuova e minacciosa antenna è ben visibile. Si nota da ogni angolo di Alberona. E’ il traliccio su cui saranno spostati i ripetitori radio/ tv di «Toppo la Guardia», quelle di Volturino. Il piccolo comune è riuscito dopo decenni di lotte, nell’intento di delocalizzarle. L’area su cui saranno installate, località Scordarulo, è distante 2 chilometri dall’ attuale sito, ben più lontano da Volturino, ma molto più vicino ad Alberona. Il traliccio è stato impiantato a circa 10 metri dal tratturo che segna il confine amministrativo tra i due comuni, a ridosso di un’area tra le più belle del paese che si fregia del riconoscimento di «bandiera arancione»: due colline boscose, pregiate da un punto di vista paesaggistico, naturalistico e storico: il «canale dei tigli», sito Iba (important bird area). Un piccolo angolo di paradiso, poco conosciuto dalla massa (fortunatamente) e particolarmente caro agli alberonesi.

E così per un comune – Volturino – che riesce a disfarsene, un altro – Alberona – se le deve accollare. La nuova e gigantesca antenna arricchisce, ora, la fitta selva di pale eoliche che dalla fine degli anni novanta sovrasta ed imbruttisce i crinali delle colline daune. Ma, oltre all’impatto paesaggistico, a preoccupare gli alberonesi sono i possibili effetti delle onde elettromagnetiche che emetteranno i ripetitori. Dal centro abitato di Alberona, la nuova antenna dista poco più di mille metri in linea d’aria. A breve il paese si ritroverà circondato di antenne e campi elettromagnetici. Solo pochi mesi fa infatti sul «Toppo della Serra» fu installato un potente ripetitore Tim. Pale eoliche, antenne di telefonia, ripetitori radio/tv sorgono a poche centinaia di metri, in linea d’aria, dal centro abitato. Una cornice di acciaio e cemento. Con buona pace del piano paesaggistico, di cui la Puglia prima Regione in Italia, si è dotata dal 2015.

La località Scordarulo, che si affaccia sul vallone del «canale dei tigli», è stata individuata come area idonea ad ospitare i ripetitori radio/tv nel piano regolatore generale redatto dal Comune di Volturino nel 2003; pare che all’epoca nessuno tra gli amministratori di Alberona si fosse accorto di quanto stava accadendo. Pur avendone il diritto, nessuno negli anni ha sollevato la questione e presentato osservazioni al Prg di Volturino. L’unica nota di protesta è stata di Pina De Matthaeis, consigliera di minoranza di «Cambiamo Alberona» che, sul profilo Facebook del movimento politico, pubblicò un post, corredato di immagini e documenti, per informare la comunità e chiese lumi all’amministrazione comunale. Ma la nota arrivò quando i lavori erano già in una fase avanzata, e non poteva essere altrimenti perché in Comune a Alberona, pare che tutti fossero all’oscuro. Eppure, la delocalizzazione delle antenne Radio/Tv da «Toppo la Guardia» al nuovo sito, territorio del Comune di Volturino, ha seguito un iter complesso, iniziato e finito con la redazione del Prg. Il via libera alla realizzazione dell’impianto è del 13 aprile scorso e, come sottolinea il sindaco di Volturino, Antonio Santacroce, in risposta al post su facebook della consigliera Pina De Matthaeis «l’installazione ha tutti i permessi necessari, contrariamente a quasi tutte quelle che si trovano oggi a Toppo La Guardia, molte delle quali prive di qualsiasi titolo autorizzativo. La delocalizzazione è prevista dal prg, mai contestata da alcuno». Solo due mesi fa, il Comune di Alberona ha presentato una richiesta di accesso agli atti ed incaricato l’archietto Marino, estensore del Pug, di verificare termini e criteri seguiti nell’individuazione del nuovo sito.

Volturino, intanto, accelera per arrivare il prima possibile al sospirato spostamento delle antenne. Il sindaco sta preparando un’ordinanza per imporre alle società allocate sul traliccio il trasferimento in 180 giorni; e in questi giorni ha presentato richiesta al ministero delle comunicazioni per capire quante siano le società, radiofoniche e televisive, realmente autorizzate a trasmettere, dunque, in possesso di concessione. «Sulle 14 antenne di Volturino sono collocati ben 240 ripetitori, diversi senza alcun titolo, abusive. Altre senza contratto con l’Enel. Una vera giungla», dice il sindaco. Sicuramente ci sarà uno sfoltimento, ma quelle in regola, probabilmente buona parte, saranno installate sul traliccio vista Alberona. Ottimo risultato e vittoria storica per il «paese del vento», ma a rimetterci sarà «il paese dell’acqua».