Volturino, ordinanza del sindaco: via antenne e ripetitori

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VOLTURINO – Le antenne radio tv di Volturino sono abusive e, pertanto, dovranno essere rimosse. Il sindaco del piccolo comune, l’avvocato Antonio Santacroce, a breve firmerà l’ordinanza di sgombero. In paese c’è attesa. Dopo anni di battaglie, ricorsi e denunce, l’intero parco antenne saranno spostate a 2 km di distanza dall’attuale sito, in località Scordarulo, a ridosso delle boscose colline di Alberona, e ben più lontano dal centro abitato di Volturino. La zona fu inserita nel PRG del piccolo comune, approvato nel lontano 2003, come unica area destinata proprio all’installazione dei ripetitori. I proprietari, gruppi editoriali e operatori di reti, sanno da tempo che la loro è una presenza non gradita in paese sia per l’emissione di onde elettromagnetiche e l’impatto paesaggistico, sia perché sono, a tutti gli effetti, degli abusivi “Quei tralicci e tutti trasmettitori sono stati installati senza concessione edilizia, senza alcun permesso rilasciato dal Comune di Volturino” dice alla Gazzetta il sindaco Santacroce “Tra qualche settimana emanerò l’ordinanza di sgombero, che le società proprietarie degli impianti dovranno osservare”. Un traliccio è già stato montato, e da oltre un anno svetta minaccioso e ben visibile da ogni angolo di Alberona. I cittadini del borgo Bandiera Arancione hanno raccolto oltre duecento firme e inviato una petizione per bloccare l’ennesima aggressione a un territorio già deturpato, agli organi competenti (Ministeri, Assessorati Regionali, Asl, Soprintendenze, Comuni, Provincia). Solo alcune, tra le istituzioni interessate, hanno dato risposta, e ognuna ha evidenziato di non essere nella posizione di decidere circa una vicenda in cui ad esprimersi era stata una collegialità in sede di conferenza di servizi per la redazione del PRG. La stessa cui il Comune di Alberona, essendo confinante, invitato per avanzare osservazioni, non si presentò, lasciando ai tecnici ampia libertà di decidere. A dare indicazioni sulla nuova area da destinare al parco antenne fu Antonio Gagliardi, presidente dell’associazione contro l’elettrosmog. Il don Chisciotte, che la sua battaglia contro i mulini a vento pare l’abbia vinta, non è ancora convinto “Bene l’ordinanza, ma per il momento resto in attesa di vedere gli atti e continuo a sollecitare l’intervento delle istituzioni” dice con lo stesso fervore che lo ha accompagnato nella lunga vertenza per fermare le emissioni di onde elettromagnetiche “Ho scritto al Presidente del Consiglio, al Mise, alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti, al Ministro dell’Interno, delle Finanze per chiedere la sospensione dei contributi e la revoca di quelli concessi concessi a tutte le società, agli operatori di rete e ai proprietari di impianti radiotrasmittenti di Volturino in quanto abusivi”. Secondo Gagliardi tutti i proprietari d’impianti di radiotrasmissione nel resto d’Italia sono nella stessa situazione d’illegalità ed abusivismo di Volturino “Lo dico da anni, e son tornato a denunciarlo pochi giorni fa: anche la cabina di alimentazione dell’Enel all’interno del parco antenne è stata realizzata senza concessione edilizia. Una situazione di totale anarchia che ha permesso, per decenni, a chiunque volesse installare un ripetitore di agire indisturbato, e senza versare un solo centesimo di contributo allo Stato. Senza contare l’altissima concentrazione di onde elettromagnetiche a danno della salute pubblica”. Nessuno sa quanti siano i ripetitori installati, si parla di circa 245. L’amministrazione comunale guidata da Santacroce ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza e al Ministero dello sviluppo economico (si occupa anche delle Comunicazioni) per uno screening della situazione, e riuscire ad avere contezza del numero di ripetitori effettivamente attivi, e sulle concessioni. Dall’entrata in vigore del Piano Regolatore sono passati circa quindici anni, e solo l’amministrazione guidata da Antonio Santacroce sta provando a dare attuazione alla parte che riguarda il parco antenne radio/tv. “Non faccio altro che applicare la norma, se non lo facessi sarei un fuorilegge” sottolinea il sindaco “Il PRG è uno strumento importantissimo di gestione del territorio, e per Volturino, tra le altre cose, programma la dislocazione delle antenne radio/tv perché con il loro carico di impatto ambientale, di onde elettromagnetiche non sono una cosa né sana né bella per la nostra comunità”. Secondo gli addetti ai lavori, gli esperti di alta frequenza e alcuni editori al Comune di Volturino non basterà un’ordinanza per mandarli via. Le società, alle prese con l’ennesima rivoluzione, quella del digitale 2, che imporrà una nuova assegnazione delle frequenze, prenderanno tempo con il classico ricorso al TAR, ma il primo cittadino di Volturino è determinato e fiducioso “Non so perché in quindici anni le amministrazioni che ci hanno preceduto non abbiano provveduto a chiedere la rimozione dei tralicci. Un’assurdità, perché si tratta d’installazioni abusive, senza concessioni, e in quanto tali nessuna delle società insediate in quell’area con le antenne ha mai pagato imposte comunali. Con la dislocazione nel nuovo sito tutto cambierà, e chi vorrà installare ripetitori dovrà essere in regola con le concessioni e il versamento di tutte le imposte comunali. Chi non vorrà rimuovere il proprio traliccio o la proprio ripetitore dovrà affrontare le conseguenze previste se non si rispetta un’ordinanza di sgombero”.

Rosalia Marcantonio (La Gazzetta del Mezzogiorno del 30/01/2019)

Contro i ripetitori di Volturino una guerra lunga di 32 anni

Dalle piccole antenne radio ai potenti ripetitori dei colossi televisivi. Dagli anni settanta ad oggi, la lunga battaglia contro le emissioni elettromagnetiche di Antonio Gagliardi

VOLTURINO – E’ il 1976 nasce a Volturino Radio Base 735. E’ una delle prime radio libere d’Italia, ed ha sede in una delle stradine del centro storico del piccolo comune. Quando iniziano le trasmissioni, ha già installato su Toppo la Guardia il suo piccolo traliccio. La nascita della radio è accolta con entusiasmo in paese, e tanti giovani si alternano alla conduzione di programmi musicali in diretta, seguitissimi in tutta l’area dei Monti Dauni. Nessuno avrebbe immaginato che accanto alla piccola antenna ne sarebbero sorte altre, tante, fino a far diventar la collina una giungla di acciaio. La piccola Radio Base attira l’interesse di altre emittenti, perché dalla collina di Volturino s’irradia bene riuscendo a coprire l’intera Capitanata e buona parte del barese, oltre che del Molise e della Campania. Negli anni successivi accanto all’unico, piccolo traliccio, spuntato lì quasi per gioco, ne arrivano altri, ben più potenti. Siamo alla fine degli anni settanta, e le tv private sono in piena fase di crescita ed espansione territoriale. Arrivano le piccole emittenti locali, decine di radio, poi il colosso Mediaset, Radio Maria e il grande Gruppo Telenorba. E’ in quel momento, metà anni ottanta, che il territorio inizia ad interrogarsi sugli effetti delle onde elettromagnetiche emesse dai ripetitori. Antonio Gagliardi, cittadino di Volturino, allora sondagista della Doxa, inizia a soffrire d’insonnia e scopre che è un disturbo diffuso e in crescita tra la gente del paese. Si cerca di capirne le cause, e Gagliardi scopre che la nascita del problema coincide con l’aumento del numero delle antenne radio/tv. Sorgono a poche centinaia di metri in linea d’aria dal centro urbano di Volturino, sono silenziose, ma oltre che brutte probabilmente sono anche dannose per la salute. Degli effetti dell’elettromagnetismo sulla salute umana in quegli anni si sa poco. Gagliardi è tra i primi a porsi il problema, per questo inizia a studiare, a fare ricerche. Incontra medici ed esperti, infine, raccoglie una serie di dati sulla salute dei propri concittadini, li confronta con quelli raccolti nei paesi vicini, e scopre che a Volturino sono presenti patologie come ansia, depressione, insonnia, ipertensione, sterilità, cataratte, tumori, in parte o del tutto assenti nei comuni vicini.

Il dossier elaborato da Gagliardi racconta che nel piccolo paese del vento ci si ammala e si muore di cancro molto più che nel resto del territorio confinante. Ancora una volta la documentazione finisce all’ASL, alla Regione, sui tavoli dei Ministeri, e alla Procura della Repubblica. A supportare la battaglia di Gagliardi c’è una serie di studi scientifici che, seppur agli albori delle ricerche in materia, rilevano determinanti impatti ambientali e alterazioni biologiche in chi è esposto alle emissioni elettromagnetiche. Gagliardi riesce a mobilitare la comunità e fonda l’Associazione Elettrosmog Volturino, ed ha l’obiettivo, come si legge sul sito web, di liberare il paese dall’inquinamento elettromagnetico. Non è un percorso facile quello intrapreso da Gagliardi, durerà oltre trentadue anni; produrrà decine di relazioni, richieste di rimozione, esposti alla magistratura, petizioni popolari, denunce; costerà fatica, preoccupazioni e soldi. Tutte le istituzioni interessate rimandano al mittente, nessuno pare avere la coscienza necessaria ad occuparsi di una vicenda che riguarda la salute pubblica. Qualcuno promette, e non mantiene interventi risolutivi. Gagliardi non si arrende, il suo ultimo atto è di qualche settimana fa, e riguarda la richiesta ai vari Ministeri di sospensione e revoca dei contributi pubblici a tutte le società che trasmettono da Volturino, poiché abusive. “In questi lunghi anni ho fatto il possibile per questo territorio” dice Gagliardi “Ho dimostrato con i fatti, con gli atti che quelle antenne sono pericolose, oltre che abusive; che chi le ha installate l’ha fatto senza avere permessi e concessioni. E’ stata una battaglia durissima, ora, spero arrivi presto l’ordinanza del sindaco”. L’atto finale, l’ordinanza del sindaco Santacroce per lo sgombero dell’area e la rimozione delle antenne, arriverà nei prossimi giorni a distanza di ben quindici anni dal varo del PRG.

Rosalia Marcantonio  (La Gazzetta del Mezzogiorno del 30/01/2019)

 

 

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